Cori me beglio e puro i più antico… del Lazio: Latina di Cori

Cori me beglio e puro i più antico… del Lazio: Latina di Cori

21 Novembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Nota di lettura: l’articolo è serissimamente spiritoso, chi non dispone di spirito e ha il peso del mondo sulle spalle è vivamente invitato a non leggerlo. 

 

Dovrebbero scrivere all’entrata del nucleo urbano “Benvenuti a Cori, il paese più antico del Lazio abitato solo da geni”. Mi arriva sul telefonino, benedetti algoritmi, la notifica di un articolo di Idealista, la rivista che si occupa di immobili, in articolo. Li, per lì, dico “ma che lo leggo a fare sto in overbooking di case”. Poi leggo il titolo, parla di Cori, è formato da Matteo Squillante. C’è una domanda: quel è il paese più antico del Lazio? Questa è terra di Enea, terra di volsci, latini, etruschi e leggo quasi distratto. Ecco la risposta che mi sorprende, da setino quale sono, “è Cori”. Leggo meglio e rido del fatto che in questo maledetto posto ci sono le cose più antiche, Cori, e quelle più nuove le città di fondazione.

Il tempo qui non ha sottratto le cose ma le ha aggiunte e si fanno grandi i coresi: Roma caput mundi e nu venemo pe secundi … ma prima

Ecco dove stanno le radici di questo mondo, dove si è capitale della cultura se si conosce la propria cultura. Io questo primato del tempo di Cori lo avrei messo a vanto di Latina, ma ci vorrebbe chi pensa e chi conosce

Il Lazio è fra le regioni che più hanno segnato la storia italiana. Il primo nucleo dell’Antica Roma, infatti, partì proprio da qui. Tuttavia questi territori erano abitati ancor prima della fondazione di Roma. Il paese più antico del Lazio, quindi, risulta essere Cori, in provincia di Latina. Fondata, secondo le leggende fra il XIII e il XII secolo a.C, è menzionata dalle fonti come nucleo originale dei Prisci Latini.

Così recita Idealista e mi pare una verità incontrovertibile, lo meglio è meglio e Cori è meglio.

Il resto?  Pe sse montagne sperduti lontani, 4 sezzici e dua, tre normiciani. Per dirla con Cesare Chiominto.

E il cartello a Latina sarebbe stato Latina di Cori, come avere il doppio cognome e “sentisse na cria geni”