Calandrini resta, Tiero pure ma il partito si fa partiti
25 Novembre 2023OUn congresso che evidenziava quel che non c’è, non c’ era, non ci sarà. Fratelli d’Italia di Latina e’ fatto di roccia sedimentaria, non è calcare non è monolite. Nicola Calandrini e’ alla guida ma nella logica di “chi sennò?”. Dietro ha Enrico Tiero che ha giocato con “mi si nota di più se vengo, se non vengo, se dissento, se torno da Fazzone?”. Ha alzato il prezzo e ha gestito il panico susseguente dicendo di fatto: “caro Calandrini vedi come si fa, non devi chiedere per favore, devi importi senza educazione”. Quindi Tiero tiene l’asso e non lo cala. Poi… Gli ex An, area vasta, che visto la differenza degli ex democristiani, hanno pronte le mosse a venire: tornare a riprendersi quello che e’ loro. Palazzo-Sambucci-Mochi e Zaccheo non hanno dato battaglia, ma non stanno andando certo in Valtellina, puntano a Venezia e alle dive del Cinema. Sono coscienti di essere l’idea del partito: Tiero e’ pratico, Calandrini furbamente rassicurante, ma se servino idee debbono raccogliere qualcosa in area vasta. Del resto il potere per il potere a Latina città sta fallendo miseramente, bisogna richiamare la storia. Ma? Ma fuori c’è un mondo e un fantasma aleggia quella di Fazzone che anche questa volta seppur per sola evocazione ha esercitato un ruolo. Sono grossi ma non grandi. Calandrini resta coordinatore ma non più di un reggimento di fanteria, ma di fila all’Inps senza numeretto.