Latina, quando spengono gli alberi belli e dimenticano vespasiani

Latina, quando spengono gli alberi belli e dimenticano vespasiani

3 Dicembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

NOTA DI LETTURA: questo articolo nuoce gravemente alle persone serie, contiene ironia.

L’ albero di Natale è bello, sta in piazza grosso, grosso. Sta in piazza del Popolo, somiglia tanto al mio bellissimo gatto Simba. I gatti di questo periodo sono lontani dall’amore e pronti al freddo e mettono carne e pelo.

Bello il gatto e bello l’albero di Natale, ma…

Purtroppo a Latina non ne fanno una buona, aprono un supermercato e scoprono che i passi carrabili passano su altre terre e non ci si può volare sopra e lo chiudono, loro che gli hanno detto che poteva aprire. Al paese mio si direbbe: uno scincio. Quindi li hanno fatti aprire per farli chiudere.

Ma torniamo all’albero, lo hanno fatto, messo le palline, i fili luminosi, ogni cosa a mestiere. Hanno pure “attaccato la corrente” come si diceva un tempo, ma non si accende. Resta spento e il Natale senza luci è come un convento senza fede, una strada senza passi, un’ idea al comune di Latina. Insomma una solitudine.

Allora immagino che hanno “fatto l’allaccio della corrente” pensando al tempo del monopolio elettrico, ma ora siamo al libero mercato e bisogna scegliere il gestore, è finito il mercato tutelato.

In Comune sceglieranno Poste energia, Wind, Enel, Eni gas e luce? Ci sarà un apposito consiglio comunale che farà tornare la luce. Ci sarà poi una cerimonia in cui il sindaco griderà “Fiat lux”, e in giunta gli faranno notare che non era arrivata con una Fiat ma con una Mercedes.

Noi ridiamo, ma qui non si vede luce, buio pesto.

NB: e tra una festa che viene e una che va restano cessi dimenticati… Latina la città della prostata. Da città cardio protetta a città vespasiano munita