L’inganno dei giocattoli di Hamas ai bimbi di Palestina

In un dramma di cosa parli, di giocattoli? Ero un ragazzo, di quelli ingenui che sognavano un mondo bello quello a venire, che pensavamo di essere in fuga dalla guerra, dalla fame, dal cattivo.

In quel mondo gli americani cattivi in Vietnam mandavano delle bombe giocattolo, così i bimbi le potevano prendere per giocarci e boom non erano più bambini. Pappagalli verdi, era il nome delle mine destinate a mutilare i bimbi. Ne parlo Gino Strada raccontava in particolare l’atroce storia e il funzionamento di alcuni di queste, utilizzate in tutto il mondo, di cui l’Italia è stata tra i maggiori produttori: i cosiddetti “pappagalli verdi” così chiamati perché di un colore verde acceso, molto simili a giocattoli dalla forma di uccello. Non sarebbe neanche propriamente corretto definire i “pappagalli verdi” mine anti-uomo perché questi ordigni sono stati pensati, confezionati e venduti per un target specifico: i bambini. Toccanti le parole di Strada: “mine giocattolo studiate per mutilare bambini. Ho dovuto crederci, anche se ancora oggi ho difficoltà a capire“.

Michele Ramadori, Voci Globali. 31 marzo 2021

Ho trovato questo torto, mi sono rammentato quel moto pieno di ragazzi in tutto il mondo contro la guerra, indignati per una guerra capitalista. Giusto, forse, non so ma quel colpire i bimbi ingannandoli mi colpiva, mi colpisce, ribadisce la mia scelta.

Ma… ieri ho visto che le mani di Hamas hanno messo le armi nei peluche dei bimbi di Palestina, hanno messo i bimbi sopra gli arsenali, i bimbi sulle rampe dei missili.

Nessuno è buono o cattivo una volta per sempre, nessuno è giusto in ogni cosa che fa in ogni fase del vivere, ma ingannare i bambini era ingiusto in quel tempo in cui l’America voleva fare il padrone del mondo, e quelle bombe furono la mia scelta. Poi vidi Pol Pot, vidi altri bambini uccisi nell’anima per diventare uomini nuovi, quando loro volevano essere solo bambini non buoni per i loro capricci e il dubbio mi attanaglia, ma la mia coscienza si sente meno contorta per la cattiveria di bombe per i bimbi.

Bene, oggi quei giocattoli dove nascondono la morte, mettendo a rischio la vita dei bambini, mi dice qual è la parte che sta col mio sentire e quale no.

Con Israele, con la sua imperfetta democrazia, contro la perfezione di una città di Dio che è già inumana così con i capi a Doha e i bimbi al fronte.