Il cielo di questo posto

Il cielo di questo posto

10 Dicembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Quel Cielo di Lombardia, così bello quand’è bello, così splendido, così in pace

Alessandro Manzoni

Soffia un vento incredibile, non freddo, non caldo ma che va di fretta. Effetti collaterali? Pulisce il cielo e qui il cielo quando il vento lo lava, le pioggia ha già tolto la polvere diventa come un mare calmo capovolto, un mare in testa.

Manzoni parla della sua Lombardia che è piana e poi sale, sale tanto. Da me il piano resta, poi quasi fa gradini, la Rupe di Norma è un quadro appeso alla parete, intorno morbide ascese. Madre terra che si fa collina ma di ulivi, ogni passo una preghiera, ma che cielo stasera.

Lo ritrovo dopo l’afa che sembrava non venire, la polvere d’Africa che pareva cambiare ogni cosa. Invece eccolo il mio cielo, soffitto di questo appartamento con vasta terrazza sul mare che ci è capitato di abitare.

Qui dormi se vuoi dormire, le foglie secche sbattono tra loro prima di cadere e il vento lo fanno vedere con il loro volo, ultimo volo di un aviatore che viene dal nord.

Quella foglia è un aeroplano e lui con questo cielo in testa invidia quelli sotto, quelli con i piedi fermi perchè il motore rovina il silenzio di qui, silenzio custode di questo cielo. Ultimo volo, la foglia cade e l’aereo ha il muso conficcato, le ali da un lato sono d’incanto dall’altro spezzate. Così è qui, conficcati dopo il volo, eroi di fumetti chinati davanti al cielo.

Che cielo, anche il mio gatto infreddolito è sorpreso. Che bello qui quando è bello, che profumi dell’ultima terra per gli agrumi, di gente che ha la fortuna di mangiarsi dei bellissimi fiori.

Ora si ti ammiro, altrove ci sono cose che non so neanche immaginare, ma il mio cielo è da restare a guardare.