L’angelo necessario

L’angelo necessario

14 Dicembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Ma come? Come succedono le cose? Le cose sono gestite da elfi nel villaggio di Babbo Natale, da dei nell’Olimpo di Giove, da dispettosi furetti nei boschi, da un Dio che cambia umore e tutti ad invidiare la fine di starci, per la noia della loro eternità.

Il fato è un lancio di dadi con scarsa probabilità di fare 12, nessuna di fare zero eppure zero esiste.

Zero è una zona di tempo che non dai a nessuno, ma condividi come si fa con la paura quando sei al buio.

Tocchi a tastoni la figura vicina, poi si avvicina e la definisci in forma, nella sagoma, occhi che vedono quel che si celava. Siamo la carne intorno al piacere? Lo spirito intorno ai sogni? O siamo ogni cosa che è un’altra cosa?

 E’ tutto un complesso di cose che fa si che io mi fermi qui le donne a volte si sono scontrose

Paolo Conte, Bartali

Sono il gatto che non vedo. Che mistero è questo palese continuare ad essere segreto, ma è così vivido un altro mondo che magari parla con un angelo nel profondo.

Un angelo che sta qui a vedere se il suo sentire assomiglia un poco alla sua curiosità: legge di templari, muratori e ebrei erranti io soltanto di contadini timorosi che verrà il gelo al mattino.

L’Angelo testimonia il mistero in quanto mistero, trasmette l’invisibile in quanto invisibile, non lo ‘tradisce’ per i sensi

Massimo Cacciari, L’Angelo necessario

Eppure che destino, che incastro, che disastro pensare come viene ed accettarsi come si è.

Siamo errori di anime e corpi, di sogni e piaceri, siamo un fantasma, uno spirito, che si agita. Siamo senza filo.