Il vocio della politica nostrana si scontra con una realtà evidente: il pronto soccorso del Goretti. L’ unico vero pronto soccorso per mezzo milione di persone. La politica parla di un improbabile nuovo ospedale, prende posti letto ma all’Icot e qui, al Goretti, la linea del fronte non si fa nulla. Ogni istante e’ come una prima linea che non ha tregua. Centinaia di persone chiedono “soccorso” pochi medici e infermieri fanno il possibile tipo prosciugare il mare con un secchiello. Non esiste alternativa sul territorio, la rete dei medici di base si fa sempre più burocratica e meno medica, tutti al Goretti su cui non si investe… Tanto faremo un nuovo ospedale. I bisogni primari sacrificano quelli secondari tipo l’ informazione dei familiari, si entra in una spirale incredibile. La risposta medica c’è talvolta è anche eccezionale ma manca il resto. Serve un filtro per rendere più umano il pronto soccorso, servono investimenti per la struttura che c’è, serve valorizzare medici e paramedici. Insomma serve una politica sanitaria e la risposta “faremo un nuovo ospedale” è come dire ad un ferito in un incidente stradale che avrà una nuova automobile. E non e’ questione di chi amministra e’ una cultura politica ormai indifferente alle parti . Davanti ai problemi si parla d’altro, in genere dell’ impossibile
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