I miei auguri per il tempo che verrà

I miei auguri per il tempo che verrà

31 Dicembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Allora, un anno e’ finito.

Poco male, ne inizia un altro e tutto scorre. Questa storia di finire e iniziare é cosa nostra, il mondo se ne frega un poco dei nostri conti, delle nostalgie, delle paure ma non …

Non delle felicità di quella, sì, ne abbiamo esclusiva.

Allora comincio ma non dalla felicità:

mi scuso se ho procurato dolore, credetemi non volevo, ma questo non ha reso meno dolorosa la cosa;

mi scuso se ho dimenticato chi pensava bene per me ma io non ho capito;

mi scuso del fatto che spesso vado di mio e non sono di qui ma di un’ isola che non c’è e scappo li.

Comunque non chiedo scusa a chi ha mancato di rispetto a me e al prossimo, mi scuserete ma pe lo giusto me faccio accide.

Non Perdono i poveri di spirito tanto non capirebbero, sarebbe un perdono inutile, sprecato.

Perdono, però, chi non sa ridere di se stesso, perché il dolore è già suo.

Non Perdono chi non ha letto mai un libro che non diceva niente ma dei protagonisti ti sentivi parente e nelle cose narrate eri presente.

Non perdono chi ha tradito non la Fede che e’ fatta per l’ eresia ma l’ amicizia che è l’ unica Fede del rispetto e che rispetto.

Non Perdono chi non ha dubbio alcuno, chi sa tutto mostrando l’ evidenza di non sapere niente perché è evidente che se sai, sai che il tuo sapere è niente davanti ad una sola stella.

E la felicità?

Ricordo chi ho incontrato e di chi mi ha lasciato polvere di stelle.

Ricordo chi penso di rincontrare per scrivere due righe di curiosa bellezza in questo universo che senza bellezza è buio pesto.

Non Perdono a me di essere me stesso con quest’ aria strafottente di un orgoglio infinito che so bene che anche l’ odio mi appartiene.

Spero domani, da domani, di rispettare l’incontro alla vita scegliendo strada e locale, pure il vino che l’ offrirò come tale perché già e’ divino, di Dio, che altro di più non posso.

Questi sono gli auguri miei e spero altrettanto per me.

Di tanto in tanto spero di contraddirmi, di continuare a cercare risposte di domande che non conosco nemmeno, spero di imbarazzarmi, di diventare rosso peperone, di fare guai e poi aver paura di non rimediare, che è sentirsi vivo.

Spero di essere così diverso da essere me stesso