La ragione e la paura del 7 gennaio

La ragione e la paura del 7 gennaio

6 Gennaio 2024 0 Di Lidano Grassucci

Il sei gennaio era tempo di paura quanto di attesa la notte del 5. Un solo giorno per giocare, poi finiva ogni cosa. Serviva questo giorno a capire l’ addio. Era una lezione, domani sarebbe stato il dovere dimenticato da giorni, ma anche… Il sette tornavano gli amici, la trama del vivere fuori, del tempo in cui non dovevi più fare finta che i cugini o i lontani parenti ti mancavano, ma potevi andare a scoprire che intorno a noi c’erano non vecchine buone, non padri vestiti di Coca Cola, ma vita vestita di scoperte e contraddizioni. Il 7 te la dovevi fare la vita, mica te la facevano. Dovevi fare tutto da te stesso e con gli amici mettere una bomba al passato che poi scoprivi un mondo in guerra. Oggi, da oggi ti insegnavano che il dono era uno soltanto e il resto era fatica e rabbia. Così, di anno in anno diventavi grande scoprendo che la bellezza non era nella festa ma era nella capacità di non morire di banale, il carnevale e la via Crucis ma c’era anche primavera.