La sentinella e le domande

La sentinella e le domande

17 Gennaio 2024 0 Di Lidano Grassucci

Mi incontro con il dolore, per caso pensandomi così forte da essere illuso di eternia’. Il mio modo di stare diritto si stanca e il corpo mi dice, dai fermati un tempo corto poi il resto lo fai dopo, al prossimo tempo. I brividi di freddo e così mi rifaccio bambino che temevo fosse per sempre questo e non domani un altro giorno. Da adolescente dovetti star fermo per un tempo lungo, un mio compagno passava ogni mattina e mi portava a scuola, senza stancarsi mai. Non si chiedeva perché faceva questo ma lo faceva come veniva a trovarmi una ragazza che tornava indugiando sul mio dolore e non mi parlava di questo ma di altro e nell’ altro diventavo vivo, in via di guarire dal male di ciascuno che e’ vivere stesso nella palude della banalità. Avevo sempre saputo e pianto su fate turchine, su baci salvifici, su avventure in mari del sud. Una sentinella dall’ alto incontra un viandante, si è perso tra la notte che regge ancora e la luce che verrà. Il viandante chiede… Sentinella quando c’è ancora della notte? La sentinella risponde il giorno ancora non è sorto ed è ancora notte, ma voi chiedete, chiedete, e chiedendo siete uomini e liberi nel viaggio. Lo racconta Isaia elle scritture, forse la sentinella vede dall’ alto, lontano la luce.
Shomér, Ma Mi-llailah, quanto manca della notte? Manca l’inevitabile tempo della vita bellissima che dobbiamo tracciare su una strada che si inerpica su colline uggiose tra un tappeto di foglie di noce che custodiscono al tempore la vita che verrà. Mi sono curato raccontando frammento di pensieri di corsa.