La mela di Odessa

Meglio, sarebbe stato meglio che non avessi accolto l’invito e fossi rimasto orso. L’orso si accontenta delle mele, fa paura ma non gli frega niente del resto: un cattivo che mangia mele.

L’orso non ha timore di niente, se ne sta per conto suo, ogni tanto gioca a far tuffare le rane, corre dietro uccelli solo per vederli alzare in volo. Fossi rimasto orso non avrei scoperto la gentilezza che aggiunge alle mele lo zucchero velato, la pasta frolla, la cannella. Sarei stato orso per conto mio.

Sarei stato meno dolce, sarei stato… ma? Ma si da il caso, e la circostanza, che di quella torta di mele sia diventato ghiotto, che aroma…

Profuma di cannella, di zucchero nello sciroppo che si fonde con quello a cristalli e poi vola quello vanigliato, polvere bianca, fina, fina che sopra si posa solo.

Così in questo modo denso un orso si fece poeta per necessità di riavere un pezzo di torta di mele. Le mele cotte asciugano l’acqua che le fa grosse ma toglie sapore, il bollire mette da parte, cumula, il dolce per farne di più.

Ingordo di quel sapore riservato a me ne feci incetta, cercavo scorte per l’inverno della vita e invece?

Invece come nelle fumerie di oppio di Shanghai rimasi perso, ma perso vero. Che voli, che capriole, che piaceri lunghi, che estasi avvolti in fumi densi che facevano formare in volo dragoni, cavalieri, fate e dame. Donne americane, un gesuita per voler provare mise a dura prova il suo obbedire e alla fine perdonò tutti che se Dio aveva creato quel paradiso, qualche salvezza doveva pur contenere.

Rapito, da questa scoperta che se la mela la prendi in mano e la senti nella tua cotta troverai l’indispensabile non poterne fare a meno mai.

Fossi rimasto orso… il gesuita prima di andare disse: ma tu non eri destinato a quella vita ma a questa torta di mele.

Ma dove siamo? ma dove siamo?
Chiese la mela.
Se pensi che il mondo sia piatto allora sei arrivata alla fine del mondo. Se credi che il mondo sia tondo allora sali, e incomincia il giro tondo!
E la mela salì, salì, salì, salì, salì.
La foglia invece saltò, saltò, saltò.
Rientrò nel mare e nessuno la vide più.
Forse per lei, mah, il mondo era ancora piatto.

….Vicino al mare dove il mondo diventa piccino….

Se credi che il mondo sia tondo, allora sali,sali!

E incomincia il giro tondo!

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Ehi, ma bada bene quando hai scoperto il viaggio, che la terra è tonda, poi poi non puoi lanciare un freesbee ma devi giocare a palla