7 ottobre, noi lo riportiamo sotto “i nostri occhi”

7 ottobre, noi lo riportiamo sotto “i nostri occhi”

19 Marzo 2024 0 Di Lidano Grassucci

L’assoluto è come una notte nera in cui tutte le vacche sono nere

 Friedrich Hegel

Dovevo scegliere, potevo tacere. Potevo evitare e dire quello che tutti dicono nell’ipocrisia della bontà, nella religione ortodossa della pace.

Ma stavo male, stavo male a vedere un torto che si faceva prepotente ragione, unica ragione tornado a dimenticare: si sono dimenticati in fretta i campi di concentramento, si sono dimenticate in fretta le leggi razziali, si sono dimenticato i pogrom, i ghetti. Poi la retorica ha fatto il suo corso e la giustizia è diventata un rito vuoto che serviva a far indossare vestiti politicamente corretti all’evidente antisemitismo.

Allora? Con un gruppo di amici, di testimoni del tempo, abbiamo scelto di non tacere, di ricordare il 7 ottobre, di ricordare l’orrore, per capire da dove il male è partito e non fotografare un oggi che è notte e tutte le vacche sono nere, tutte. Ma non è così e tra le vacche c’erano i lupi, e tra le vacche c’erano mostri e orchi. Mostri e orchi… il 7 ottobre, mostri ed orchi, hanno colpito ragazzi che ballavano, famiglie che mangiavano, bimbi che giocavano e la “pietà era morta”.

Hanno ucciso, violentato, messo incinta donne ebree per disprezzo, hanno disprezzato l’essere madre. Hanno detto orgogliosi di aver ammazzato a madri e a padri che hanno gioito di figli assassini.

Questo orrore testimoniano nella mostra che abbiamo allestito dal 4 di aprile al Museo Giannini a Latina, in via Oberdan 13 A con il patrocinio, tra gli altri, della ambasciata di Israele in Italia.

Cento per cento inferno è il titolo della mostra curata da Ermanno Tedeschi, con le foto di Ziv Koren e il video di Sharon  Derhy. 15 pannelli dentro una tragedia, dentro una nazione ferma nell’orrore. Hanno ucciso, violentato, rapito, hanno odiato.

Le parti in questa tragedia non sono eguali, il lupo non è l’agnello, chi offende non è eguale all’offeso.

L’associazione “La scelta per Davide, Latina amica di Israele”, che mi onoro di presiedere, vuole ricordare, vuole dire alla propria comunità che c’è da guardare l’orrore. I primi soldati russi che entrarono nel campi di sterminio non ci potevano credere, poi arrivarono gli occidentali nel medesimo orrore da non credere. All’orrore evidente si sostituì pian piano la dimenticanza latente, la negazione, la rimozione. Esattamente come è stato rimosso il 7 ottobre e allora noi lo riportiamo sotto i “nostri occhi”.

Per 4 giorni a Latina ciascuno potrà vedere quello che non ci hanno fatto vedere. Potranno vedere cosa lasciano i mostri, gli orchi al loro passare.

Tutti, o quasi, i comunisti da salotto che prima della guerra si agitavano furiosamente contro le atrocità naziste, non appena la guerra ha cominciato a diventare una seccatura hanno dimenticato le atrocità naziste e hanno palesemente perso ogni simpatia per gli ebrei.

George Orwell