Mi hanno cancellato di nuovo dalla rassegna stampa del Comune,ma non è colpa loro: non sanno quel che fanno. Beata ignoranza

Mi hanno cancellato di nuovo dalla rassegna stampa del Comune,ma non è colpa loro: non sanno quel che fanno. Beata ignoranza

27 Aprile 2024 2 Di Lidano Grassucci

La rassegna stampa del comune di Latina, pagata da tutti i contribuenti (quindi anche da me) è singolare. Singolare perché, mi fu detto, che non pubblicavano i miei articoli (sono ormai uno dei più anziani giornalisti della città) perché erano commenti e non articoli. Come dire che non e’ giornalismo tutto l’universo del talk show, o gli articoli di Bocca o di Montanelli. Ma qua siamo alle comiche e faccio finta di ridere ma… Ma sono rimasto male che i miei articoli pubblicati su Porcu.it e sul Fatto a Latina non sono stati ritenuti “degni” da essere conosciuti dai consiglieri comunali, dagli amministratori. Ma di cosa parlavano? Di un sindaco, quello di Latina Matilde Celentano, che per ricordare, da sindaco della Repubblica italiana, ha detto che il 25 aprile l’Italia è stata liberata ma non per tutti visto che i trattati di pace di Parigi hanno punito alcuni italiani. Insomma abbiamo conquistato la libertà ma perso Briga e Tenda. Ignorando che la guerra l’ hanno dichiarato e persa, i fascisti e i fascisti perduto Briga e Tenda. Ma non bisogna fare sapere di questo ai consiglieri che magari poi prendono il vizio di pensare e perdono quello di acconsentire. Non che mi frega molto della rassegna stampa del comune di Latina,  il mio pezzo lo hanno letto già oltre 4000 persone, due volte Bassiano, ma per tigna, per rompere le palle e, in fondo, per testimoniare che si può dissentire se si dissente e che la storia se si usa lo si deve fare con scienza scrivo e denuncio che pretendo il rispetto della mia differenza che poi è più allegra sempre della tristezza comunale. Sindaco lei, nel suo discorso, ha offeso la Resistenza, la libertà e questo non va bene, affatto.

Ma resto buttero e non smetto.