Maledetto di un gatto e le rane

Maledetto di un gatto e le rane

28 Aprile 2024 0 Di Lidano Grassucci

Mi segno il tempo presente. Del resto è il tempo dove non hai tempo perché passa e si fa ieri o si illude di domani. Così penso, penso sentendo che non lo posso prendere . Oggi il mio gatto se ne è andato per conto proprio, mi ha lasciato. Tradito no, era nel patto, io e il mio gatto. Due nomadi eravamo e i nomadi debbono avere nel viaggio la ragione di restare. Io e il mio gatto, ma mi e’ dispiaciuto uguale il suo viaggio. Poi è tornato, scontroso, per conto suo. Voleva dirmi che è così il tempo, del resto lui mica ha l’ orologio. Io ho anche il calendario. Poi ci siamo guardati, e abbiamo deciso che forse saremo rimasti a contare le rane ancora un poco. Ma io le contavo, lui le desiderava. Si è diversi nell’ essere eguali. Il mio gatto un giorno mi lascerà, io lascerò lui, ma ci ricorderemo di un tempo felino a desiderare le rane ed io in un umano tempo nel desiderio di contare il numero di rane di questo canale vicino ad un canneto. Ecco la mia storia con questo gatto che non è mio ed io non sono suo ma stiamo insieme a giocare con le rane ciascuno a modo suo e … Con lui rischiano le rane, con me quasi niente ma ora che mi sovviene mio padre mangiava le rane e, forse anche per questo, lo chiamavano Gattino.