Il Salone del Libro è un conto che non torna

Il Salone del Libro è un conto che non torna

20 Maggio 2024 0 Di Maria Corsetti

Alla fine dello scorso millennio sarebbe stato più facile intuire una pandemia e un lockdown che un delirio da libro. Tra i bagliori dell’alba di una cifra tonda per una generazione che pretende, tuttora, di essere per sempre giovane, rivoluzionaria, campionessa di libertà e soprattutto nuova, l’acquisto di libri nel lontanissimo 2024 era un’ipotesi superata. Probabilmente perché i presuntuosissimi boomer, gli ultimi campioni di umanità in grado di laurearsi senza il computer, si erano appropriati, tra le tante nostalgie, anche di quella della carta che vuoi mettere quando scrocchia tra le mani eccetera eccetera. In queste riflessioni di chi non si arrende ai propri vent’anni oramai triplicati e anche di più, il successo del Salone del Libro di Torino è un conto che non torna. Chi pensava che nel 2000 – modernariato – saremmo stati tutti a scorrazzare nello spazio modello Pronipoti e invece il massimo del brivido è arrivato dal millennium bug, un flop peraltro. Per alimentare questo grande punto interrogativo costituito dal successo dei libri, sono arrivate duecentoventiduemila persone. Tante, ma tantissime. Età media? Ragazzi. Guardano solo? No, chiedono, si informano, comprano.

La Regione Piemonte ha fatto distribuire 18mila buoni per i ragazzi residenti o domiciliati in Piemonte, per le classi in visita e per gli studenti delle università piemontesi. Un’operazione da 180mila euro che, sostenibile per il bilancio di una regione di quelle dimensioni, che ha consentito il livello massimo della libertà di scelta, in una scelta possibile solo lì. E, proprio perché scelti, i libri acquistati con il buono avranno alte probabilità di non essere declassati a soprammobili.

Si è detto tanto del salone del libro, degli ospiti, degli incontri, del fiume di persone. Ma a colpire nel segno sono stati i libri tornati a casa insieme a tanti ragazzi, giovanissime incognite di un futuro, come sempre nella storia imprevedibile, eppure questa volta un po’ di più.

 

 

Dalla nota stampa conclusiva della XXXVI edizione (9/13 maggio 2024) del Salone del Libro:

Il Salone del Libro quest’anno ha incontrato 222.000 visitatori tra i padiglioni 1, 2, 3, il nuovo padiglione 4 che ha riscosso grande successo, l’Oval, il Centro Congressi e la Pista 500, progetto artistico sviluppato dalla Pinacoteca Agnelli. In particolare per la prima volta la giornata più visitata dopo il sabato – che resta giornata con maggior affluenza – è stata il venerdì che di qualche centinaio supera la visitazione della domenica.

I grandi eventi di Vita immaginaria. Sale piene e incontri sold out: è il bilancio della XXXVI edizione del Salone del Libro. Un pubblico caloroso ha invaso le sale e gli stand e ha atteso con pazienza di incontrare e salutare le autrici e gli autori e di tornare a casa con una firma o dedica sulla copia acquistata. Tra gli eventi con maggiore affluenza e amati dal pubblico: Alessandro Barbero, Naoise Dolan, James Ellroy, Antoine Gallimard, Abdulrazak Gurnah, Felicia Kingsley, Jeff Kinney, Gianni Morandi, Guadalupe NettelEshkol Nevo, David Nicholls, Amélie e Juliette Nothomb, Orhan Pamuk, Rokia, Alexandra Lapierre, Salman Rushdie, Murata Sayaka, Roberto Saviano, Ben Smith, Paolo SorrentinoElizabeth Strout, Camila Sosa Villada, Don WinslowZerocalcare.

La XXXVII edizione del Salone del Libro si terrà a Torino dal 15 al 19 maggio 2025.