Il braccio del bracciante

Il braccio del bracciante

18 Giugno 2024 6 Di Lidano Grassucci

Eppure… Eppure è un uomo, un uomo ferito. Sangue rosso come il sangue di ogni vivo, rosso sangue. Leggo che un bracciante indiano ferito ad un braccio e’ stato “dimenticato”, “non curato”, “abbandonato”. Quanto dolore, quanto sapore di egoismo, di io mi salvo tu non ci sei. Disturba il sangue degli altri, fa male il proprio. Lui, il bracciante, vale per le sue braccia, storia vecchia dai cafoni di Ignazio Silone, da Rosso Malpelo di Verga. Il bracciante esiste per le braccia… Ma non abbraccia ma quasi muore nel fastidio di non fare vedere il sangue. Il dolore è colpa non allarme, non salvezza. Un bracciante dicono sia indiano, ma che sangue avranno gli indiani? Dicono che così vanno le cose. Fa caldo il sangue è rosso, solo rosso. E’ morta la pietà a Latina, è morta l’idea di dare senza chiedere e è nato il fastidio di un mondo dove non c’è buon samaritano ma solo falso, solo falso.