Il tour a Bologna e Latina iconoclasta del Key: salviamo la torre

Il tour a Bologna e Latina iconoclasta del Key: salviamo la torre

30 Giugno 2024 0 Di Lidano Grassucci

Bologna è una vecchia signora
dai fianchi un po’ molli
col seno sul piano padano
ed il culo sui colli,
Bologna arrogante e papale,
Bologna la rossa e fetale,
Bologna la grassa e l’ umana già un poco Romagna
e in odor di Toscana…

Francesco Guccini, Bologna

Vedo, in TV, il tour de France nella tappa di Bologna. Seguo la tappa, i cronisti parlano della salita di San Luca. Quasi due chilometri di salita con pendenze del 20%,  con i portici. Per la fatica il salire e il conforto i portici a difesa di pioggia e sole dei pellegrini. Chiedere Grazia e’ fatica di salire ad un cielo, fosse pure un cielo in collina che salva dalla mediocrità del basso. I telecronisti parlano di San Luca di questo posto che si fa icona di una città. La mia? Latina non ha strappi uguali, non sale mai e quindi non scende, quindi resta piatta. Bologna e’ dotta, ha “inventato” l’università ma non di strapaese ma del mondo, ha portato il piacere di vivere oltre ogni altra possibilità al mondo, eppure questa città cerca sempre di essere oltre. Bologna aveva un mare di torri, era come oggi sono le città inventate della nuova ricchezza araba. Sono crollate quelle torri quasi tutte, ma alcune restano e a Bologna fanno di tutto per non farle cadere di più, per tenerle diritte. La torre Garisenda è quella che rischia maggiormente di venire a terra e lì si mobilitano per il recupero, per tenerla in piedi Allora, noi non abbiamo uno strappo di due chilometri per andare ad un santuario e la nostra torre, il Key, la vogliamo buttare giù senza neanche dargli speranza, neanche una. La differenza è qui… Servirebbe un santuario, servirebbe l’ amore per le torri, servirebbe aver pensato non di prenotare una università che già c’era ma crearne una che ci serve e che alcuno aveva mai pensato. Non si buttano giù le torri, non si diventa città se non hai un santuario per esserne devoto o per bestemmiarlo, non si studia se non sai in cosa laurearti. In queste tre assenze capisci di non essere una città.

Prendi le mie mani per favore e mettile sul petto
Ho un difetto spingo troppo contro vento
Guardali dall’ alto sono tutti quanti piccoli
Apri le tue ali e poi
Senti che profumo c’è…da ora

Sboccia primavera già a Latina

Tiziano Ferro, Latina