Latina e il monopolio universitario e nascondiamo cielo, musica e teologia

Latina, nel suo dibattito politico, se qualcosa avanza lo mandiamo all’ università. Lo facciamo laureate, se poi è un mattone una laurea in architettura non si nega. Eppure nell’ alta formazione la città ha una grande e varia tradizione che spazia in mille interessi. Per chi ama la tradizione militare qui c’è la scuola di volo base della aeronautica italiana in cui si formano i piloti di tutte le organizzazioni dello stato che “volano” e i piloti di molti paesi politicamente vicini. Se prendi un aereo con pilota italiano quasi sicuramente ha avuto il suo primo brevetto a Latina. Ma noi non ci filiamo la scuola di volo, non facciamo la cerimonia di consegna dei brevetti in piazza. Non sappiamo quel che abbiamo. In ogni città il conservatorio è fonte di orgoglio, sta in centro e fa bella mostra di sé stesso. Qui a Latina c’è un grande conservatorio con allievi che vengono da tutto il mondo, ma noi li abbiamo mandati accanto ad un canale in una anonima periferia industriale dismessa e non ne parliamo mai. Il nostro liceo musicale, il Manzoni, forma eccellenti musicisti, ma… Chi lo sa? Abbiamo la fondazione campus internazionale di musica che forma, specializza, i musicisti già formati ma l’ abbiamo nascosta in via Varsavia e i corsi li facciamo fare a Sermoneta. Il nostro istituto agrario è la madre e il padre di una delle agricolture più dinamiche d’Italia, ma non lo neanche menzioniamo.Dimenticavo che la curia ha una facoltà di teologia non certo di poco conto.M i sfuggirà qualcosa, ma la cosa grave è che siamo “ignoranti” su quel che già abbiamo. Siamo come il mulo di mio nonno che conoscendo la strada per tornare a casa ci tornava e guai a fargli fare un’ altra strada. Oltre l’università c’è di più.