Clementina Caligaris: nel 1945 dai Lepini alla Consulta

Clementina Caligaris: nel 1945 dai Lepini alla Consulta

29 Maggio 2019 0 Di Fatto a Latina

Il maggio dei libri ha portato a Priverno un secondo incontro con l’autore venerdì 24 maggio. Nell’aula consiliare del palazzo comunale Dario Petti ha presentato il suo ultimo libro: Clementina Caligaris, storia di una consultrice. Un incontro informale tra l’autore ed i presenti che hanno colto l’occasione per avvicinarsi alla storia di una donna che si è ritagliata un raro profilo di militanza politica femminile nell’area dei Lepini passata attraverso un’Italia liberale, fascista e repubblicana.

Un incontro poco numeroso in realtà, dove si sono affrontati temi della politica locale dei primi del novecento con le sfumature sociali intrecciate ad essa e alla figura di questa donna. Incontro spostato sulla fine in un piccolo dibattito sulla politica attuale e sulle “interferenze” apportate al mondo della scuola nel reinserimento dell’ora di educazione civica.

L’autore e Clementina Caligaris

Dario Petti, laureato in sociologia e giornalista pubblicista si occupa di ricerche di storia politico-sociale del territorio pontino.

In questo libro ha ricostruito la storia di Clementina Caligaris, la “maestrina” di Vercelli arrivata a Sezze per insegnare nel 1902 all’età di ventidue anni dove sposò Temistocle Velletri, primo sindaco socialista di Sezze. Fu la più combattiva e colta all’interno del sindacato magistrale nazionale dal 1915 al 1917. Entrare nel sindacato della scuola in quegli anni significava entrare pian piano a fare politica.

Fu la prima ad iscriversi alla Lega di resistenza contadina e a partecipare ai comizi, alle manifestazioni, anche in prima linea accanto agli uomini, segnando un passo importante nell’emancipazione femminile sociale e culturale di questo territorio.

Non era ben vista in paese ma molto apprezzata da chi viveva nelle campagne, a cui in tempo di guerra Clementina Caligaris dava il suo sostegno anche leggendo le lettere che arrivavano dal fronte alle famiglie per la maggior parte analfabete. Una donna vicina alle classi più deboli e pronta a sposare le loro cause fino ad esporsi in prima linea finendo spesso sui giornali e addirittura allontanata da Sezze con la sua famiglia. Per questo finita ad essere oggetto di discussione in aula sotto il governo Mussolini.

La sua militanza è iniziata proprio nelle campagne più povere del basso Lazio, schierata con i braccianti e le loro famiglie.

Le donne in politica per la prima volta

Le consultrici sono state le prime donne a varcare la soglia di Montecitorio per la Consulta Nazionale per la Costituente. Dopo il decreto che ha allargato il diritto di voto alle donne italiane a partire dal 1946.

Con lei vi erano altre dodici donne. Tutte scelte dai vertici dei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale e tutte partigiane tranne lei che era la più anziana.

Lei fu scelta da Pietro Nenni per la sua militanza socialista nell’agro pontino, per entrare a far parte di questa sorta di parlamento transitorio istituito dopo la caduta del regime fascista in attesa delle prime elezioni della Repubblica Italiana.

L’autore definisce la Caligaris una rivoluzionaria e intransigente. Nota alle forze dell’ordine locali per il suo “forte ascendente sulle donne del popolo” così veniva riportato nei verbali.

Il testo è corredato da fonti storiche di tipo fotografico, documenti e articoli di giornali dell’epoca e riporta molte trascrizioni di documenti che testimoniano quello che era la società della prima metà del novecento oltre al carattere e la tenacia di questa donna

La Presentazione del libro di Dario Petti

La presentazione è stato uno sguardo attento al passato politico di questi territori e alle radici dell’ideologia di un partito storico, tra i principali partiti di massa, basato sull’attenzione e l’attivismo verso le fasce più deboli di cui oggi non si vede più traccia in una politica di partito per lo più autoreferenziale.

L’attualizzazione alla luce delle europee

Ne danno atto i risultati delle elezioni europee in Italia che evidenziano la crisi ormai cronica delle ideologie dei partiti che hanno visto nascere la prima repubblica e che non riescono più a fare da collante con la società che attraverso continui voti di protesta sta facendo crescere come forza politica partiti nuovi e movimenti basati sulla raccolta dei voti di pancia contro una politica arroccata sulle proprie posizioni e lotte interne ai partiti stessi.

L’occasione  ha spinto a fare dei confronti solleticati all’inizio dell’incontro  dall’autore sul ruolo delle donne in politica e il sindaco Anna Maria Bilancia ha voluto approfondire questi due ruoli di Clementina Caligaris, di insegnante e politico attualizzandolo alla situazione politica attuale e convergendo sulle riforme di questo governo riguardanti la scuola come se ha affermato la Bilancia:

questa reintroduzione dell’ora di educazione civica bastasse a risolvere tutti i problemi.

Un contraddittorio sul finale avrebbe reso l’incontro ancora più interessante.

Il secondo appuntamento del maggio dei libri a Priverno ha comunque contribuito a far conoscere una pioniera della storia politica femminile sui Lepini e il suo contributo alla politica attraverso il suo impegno accanto alle fasce più deboli.