La cambiale di matrimonio a Latina, buona la prima

La cambiale di matrimonio a Latina, buona la prima

29 Maggio 2019 0 Di Luca Cianfoni

Venerdì 24 e sabato 25 maggio è andata in scena presso l’auditorium “Roffredo Caetani” del Conservatorio Statale di Latina “Ottorino Respighi l’opera lirica “La cambiale di matrimonio” di Gioacchino Rossini. Lo spettacolo è stato interamente recitato e suonato dagli studenti dell’istituzione musicale pontina

Un’inaspettata folla gremisce l’ingresso dell’auditorium

Una folla di gente alle 18:45 aspetta l’apertura delle porte dell’auditorium Roffredo Caetani. L’aria è frizzante e si respira la voglia di opera, il desiderio di partecipare a un evento culturale, insieme. Le porte si aprono e i posti a sedere finiscono in pochi minuti. La gente arrivata con qualche minuto di ritardo è costretta a rimanere in piedi e alcuni addirittura fuori l’auditorium. Il conservatorio è diventato per una sera non solo la casa dei musicisti, ma la casa di tutti gli amanti della musica e dell’arte.

Non ci aspettavamo tutta questa gente, soprattutto dopo che a causa dei lavori al teatro siamo dovuti andare in scena all’auditorium. Questo ha comportato numerose modifiche alla scenografia e ha ridotto molto i movimenti a noi attori. Siamo rimasti contenti però che la gente abbia risposto così calorosamente e soprattutto che lo spettacolo sia piaciuto a tutti. Sabato sera per far vedere bene lo spettacolo anche a coloro che rimanevano fuori, è stato addirittura montato uno schermo nell’atrio del conservatorio.

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Duetto tra Edoardo Milfort (Paolo Mascari) e Fanny (Giulia Spanò).

La serata di venerdì

Entra l’orchestra, disposta su un lato della sala per permettere l’ottima visuale agli spettatori, seguita dal direttore. Si abbassano le luci, cala il silenzio, l’opera può iniziare. L’orchestra esegue impeccabilmente la sinfonia d’ingresso dell’opera rossiniana. Il ghiaccio è rotto, almeno per i musicisti. Fanno l’ingresso sul palcoscenico le prime comparse con i protagonisti dello spettacolo. La tensione è palpabile, ma non appena emessa la prima nota, tutto è più in discesa.

Si ad inizio spettacolo eravamo tutti tesi, era da un po’ di tempo che il conservatorio non organizzava una recita così. Io stesso all’inizio mi sono trattenuto un po’ ma poi ho preso confidenza, mi sono lasciato andare e lo spettacolo è andato benissimo.

La cambiale di matrimonio di Rossini

A dirmi questo è Paolo Mascari, tenore e studente del conservatorio, che ne “La cambiale di matrimonio” ha interpretato la parte di Edoardo Milfort. L’opera, appartenente al genere della farsa, narra di Fanny (soprano, interpretata il venerdì da Cecilia Taliano e il sabato da Giulia Spanò) che si ribella al matrimonio che il padre, Sir Tobia Mill (basso, interpretato da William Hernandez), le combina con l’americano Slook (basso, interpretato da Giulio Iermini). Il rifiuto della ragazza è motivato dal suo amore per Edoardo Milfort che durante l’opera farà di tutto, utilizzando sia le buone che le cattive maniere, per preservare la relazione con Fanny. A questi quattro personaggi si aggiungono i due servi di casa: Clarina (soprano, interpretata venerdì da Miriana Colagiovanni e il sabato da Francesca Curini) e Norton (basso, interpretato da Luca De Lorenzo).

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Il terzetto tra Edoardo Milfort (Paolo Mascari), Fanny (Giulia Spanò) e Slook (Giulia Iermini).

L’opera parla al presente e non è musica per vecchi

La cambiale di matrimonio, come tutti gli spettacoli rossiniani appertenenti al genere comico, sono piacevolissimi e non risentono del tempo passato (la prima in teatro è datata 1810) suscitando ancora oggi il riso. Ad aiutare in questo è la regia del professore di canto del conservatorio di “N. Piccinni” di Bari, Domenico Colaianni. La messa in scena operistica è ambientata nella contemporaneità e oltre agli aspetti comici, mette in evidenza la tematica, ancora contemporanea purtroppo, della donna oggetto all’interno della società. In maniera provocatoria infatti, Edoardo Milfort entrando in scena gonfia Fanny, proprio a sottolineare il ruolo di fantoccio che purtroppo la protagonista femminile si trova ad avere all’interno dello spettacolo.

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Il finale dello spettacolo.

Una nuova possibilità per gli studienti del conservatorio

L’evento, trasmesso anche in diretta Facebook, è stato molto importante per questi studenti, poiché ha dato loro la possibilità di assaporare l’aria del teatro, il palcoscenico, le prove frenetiche con il regista poche settimane prima. ha dato modo a questi ragazzi, cantanti e musicisti, di uscire un po’ dal precario dilettantismo che purtroppo caratterizza un po’ la nostra provincia, cominciando a prendere le misure con un mondo, quello del teatro musicale, che richiede enormi sacrifici e ore di prove.

La prima di questi ragazzi è andata più che bene, ora non resta che continuare su questa strada e magari, con il ritorno del teatro D’Annunzio, bucare ancora di più quella cappa di provincialismo del nostro territorio, per prendere un posto dignitoso nella scena culturale.

Buona fortuna ragazzi!