Sezze vs Priverno, la crostatina “rapita”
4 Giugno 2019«Vorrei cantar quel memorando sdegno
ch’infiammò già ne’ fieri petti umani
un’infelice e vil Secchia di legno
che tolsero a i Petroni i Gemignani.
Alessandro Tassoni racconta, in un poema dell’inizio del 1600 “la secchia rapita, così l’onta del “rapimento” di un secchio fatto dai modenesi a danno dei bolognesi. Ragione di guerra e ragione di sfida eterna tra Modena e Bologna. Pure Francesco Guccini che precisa vivendo a Bologna che lui è “modenese volgare”. Ostilità mai doma.
E se lì la causa di “guerra” è una secchia tra Sezze e Priverno potrebbe essere una crostatina di visciole. Perché a Roma, su iniziativa della Camera di Commercio del Lazio hanno premiato la crostatina di visciole migliore, ed è di Priverno, del panificio Bilancia. Come dire: la pizza napoletana di Salerno, i babà di Merano, il panettone di Istanbul, la pajata di Mondragone, il pesto di Scandicci, la cassata di Vienna. E, visto che mi chiamo Lidano, non posso non notare l'”affronto”, la ferita, la mancata rivendicazione dell’esclusiva. La civiltà setina annuncia al mondo la sua “superiorità” proprio per le crostatine e invece? Le hanno “delocalizzate” a Priverno, e mi offendo, e mi dolgo. Poi capisco, poi mi rattristo perchè noi, noi di Sezze abbiamo fatto come il fedele che chiede la grazia a San Gennaro per vincere alla lotteria, e non vince mai fino a quando il Santo si fa sentire: io te aiuto ma almeno tu comprati il biglietto.
Sezze rischia di perdersi nel peggiore dei modi per sciatteria.
*Foto: Compagnia dei Lepini
Le migliori sono le crostatine di Sezze quelle di Priverno sono solo una pessima copia …provare per credere. Ma questo succede grazie alla inefficienza del politici definì che si stanno facendo fregare anche le mutande..
Quelle di Sezze sono le “famose crostatine di Sezze”, quelle di Priverno, sono crostatine di visciole e basta ….dolci come tanti altri che avrebbero potuto essere stati prodotti e presentati da qualsiasi località nel territorio che spazia da Gaeta a Viterbo, fino a Rieti e Sora nella tradizione culinaria e dolciaria dell’area geografica laziale la quale non rispetta certamente i confini amministrativi tra un comune e l’altro. Così i famosi amaretti di Guarcino non impediscono ai setini di dire che gli amaretti sono tradizionali, tipici e buonissimi anche a Sezze, come d’altronde fanno parte anche della tradizione di Maenza, Sonnino, Prossedi, Bassiano, Sermoneta ecc ecc…. Tutto ciò però non autorizza nessuno a dire che quel tale prodotto di quel tal’altro paese è una pessima copia e compagnia bella. D’altra parte a Priverno si accetta senza guerre il titolo “Galleria Alessandro di Trapano già sindaco di Sezze” pure essendo essa dall’entrata all’uscita totalmente in territorio privernate…. ognuno cede qualcosa e poi nessuna ragione è così importante da dover creare dissidi e litigi.