“Sapori di mare”, il successo di Slow Food a Sperlonga

“Sapori di mare”, il successo di Slow Food a Sperlonga

1 Luglio 2019 0 Di Antonella Andriollo

Un successo per Slow Food e il suo “buono, pulito e giusto” nella 16esima edizione di “Sapori di mare”, ospitata nella meravigliosa cornice di Sperlonga. Slow Food ne è stato grande protagonista. Sue le degustazioni, lo show-cooking, i laboratori didattici, le visite turistiche guidate, i workshop e i convegni su sostenibilità.

 Slow Food anche lungo il Porto

La novità per quest’anno è stato anche uno spazio Slow Food  lungo via del Porto, con uno spazio dedicato ai vini e all’olio locale e il primo “Concorso Evo di Itrana”.

Protagonisti dell’evento le aziende olivicole del territorio. Le aziende hanno offerto anche mini-corsi di degustazione guidata di olio e olive da tavola secondo la metodologia ufficiale seguita con il metodo “Panel-Test” a cura dell’associazione Capol di Latina.

Ospiti al seminario dall’ Università “La Sapienza”

La condotta Slow Food, ha programmato insieme alla facoltà di Ingegneria Civile e Industriale ” La Sapienza- Polo di Latina” un convegno sul tema ” Plastica, usiamone sempre meno”. Ospiti, i relatori Giovanni Di Russo, Tecnico Navale, il prof. Giuseppe Bonifazi de La Spienza, e Roberto Perticaroli di Slow Food Latina, moderati dalla Dott.ssa Andriollo Antonella, autrice su Fatto a Latina.

Il punto di vista in casa slow

” Vengo da una famiglia di pescatori. Già 50 anni fa raccoglievo le reti dal mare, e con rammarico districavo il pesce tra gli assorbenti. Ma sono fiducioso, e tra 50 anni immagino scenari migliori”

Le parole del tecnico Navale Giovanni Di Russo sono speranzose. Da anni naviga nei mari di tutto il mondo, sotto i suoi occhi in crescita fiumi di plastica che continuano a riversarsi nelle acque.

Scientifico l’approccio del prof. Giuseppe Bonifazi al problema della plastica e della microplastica nei mari, e alle possibili soluzioni.

“Ci sono tecnologie rapide, non invasive, non distruttive e affidabili per la caratterizzazione dei rifiuti di microplastiche nei mari. Si apre un mondo promettente per migliorare il monitoraggio dell’inquinamento plastico.”

Roberto Perticaroli referente “Coste Fragili” Slow Food Lazio e dirigente Slow Food Latina, sottolinea quanto il problema delle plastiche sia un flagello globale. La quantità di plastica che finisce negli oceani è spaventosa. Ogni anno ne vengono scaricate in mare 8 milioni di tonnellate. Gravissimi i danni e gli aspetti negativi sull’ecosistema marino.

” E’ compromessa l’intera catena alimentare, che naturalmente arriva fino a noi, nei nostri piatti “

La Dott.ssa Andriollo Antonella che ha condotto e chiuso il seminario:

Breve o lungo che sia il suo viaggio, quando arriva in mare, se non diventa subito cibo per pesci la plastica viene attaccata dall’azione abrasiva dell’acqua, dai raggi UV e dalle escursioni termiche. E il pesce la vede come un cibo “buono, pulito e giusto” che non è.

In attesa che la buona educazione e i divieti facciano il loro effetto, il seminario ha offerto interessanti spunti su come trasformare le abitudini e renderle il più possibili plastic free.

Lo chef sostenibile: Stefano Calcabrini

Stefano Calcabrini, lo chef sostenibile di casa Slow,  con il suo show-cooking svolto nello stand di Slow Food ha dimostrato come portare la sostenibilità in un piatto.

Fondamentale è infatti mantenere uno stretto rapporto con il territorio scegliendo prodotti a km 0, e buone pratiche per il recupero delle eccedenze alimentari.

“Accendete meno i fornelli, preparate più piatti freddi “

Uno dei consigli dello chef.

Mangiare solo quello che ci piace non è un privilegio sostenibile. Il consumo di cibo deve essere il più possibile consapevole ed etico.

Si possono preparare ottimi piatti utilizzando materie prime “povere”, come le alici preparate dallo chef durante lo show-cooking in crosta, con uvetta e pinoli seguiti dai fusilli bio con pesto di prezzemolo e colatura di alici. I vini di Cantina Villa Gianna  hanno esaltato il sapore delle ricette dello chef.

Scelte consapevoli, responsabili, tracciate e misurate volte ad evitare lo spreco di cibo, nella filiera della ristorazione fanno di uno chef come Stefano Calcabrini  uno chef sostenibile.

In viaggio con Slow  Food

Un viaggio tutto “slow” quello guidato da Roberto Perticaroli. Una visita guidata gratuita nelle incantevoli Grotte di Tiberio e le sue meravigliose sculture frantumate in migliaia di frammenti, pazientemente ricomposti, e al museo  Archeologico nazionale.

Laboratori green al 100%

Tutti i laboratori didattici intavolati nello stand Slow Food sono stati realizzati unicamente con materiali biodegrabili e compostabili, grazie alla collaborazione e alla partecipazione di Elisa Fabietti, titolare dell’ azienda AlterPlast di Latina.

AlterPlast ha come mission formare ed informare i consumatori dell’esistenza di prodotti completamente biodegradabili e compostabili che possono abbattere, in maniera definitiva, spreco ed inquinamento.

A cura di Slow Food e Fondazione Bio Campus anche il laboratorio “I sommelier dell’acqua”, alla scoperta dell’acqua da bere. La sensibilizzazione sul consumo di acqua di rubinetto, potabile e destinata al consumo umano, rappresenta per la condotta Slow Food uno dei punti cardine del loro spirito. Infatti  grazie a questa buona abitudine, è stimato un risparmio di circa 82,8g di CO2 per ogni bottiglia da 500 ml.

Il successo dell’evento

Centrato l’obiettivo di Slow Food di sensibilizzare la comunità alla tematica della plastica nei mari, conferma il suo impegno a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistema.