Sezze, caro Sergio ma cos’è questa crisi

Sezze, caro Sergio ma cos’è questa crisi

3 Luglio 2019 0 Di Lidano Grassucci

Caro Sergio o cambi tutto con una giocata alla Platinì o… o fai Oriali e giochi di centrocampo con le punte che hai. Qui servono funamboli o sedentarie signore con la mezza sedia davanti all’uscio. Terza via non c’è.

Vediamo che è accaduto da maggio, da quando hai ritirato le deleghe agli assessori: per la vita delle persone poco o niente e questo è grave perché cominciano a pensare che la politica non coincida con la vita: la gente si aggrega per argomento, non sottovalutare i “moti” sulla statua di San Lidano e sul Belvedere, è la prova che ci si può auto organizzare senza la mediazione dei partiti (e questo è banale) ma anche senza i capi zona, senza bisogno di potere manifestato ma per bisogni espressi, in questo caso l’amore per la città.

La crisi che hai messo in campo ha logiche, comprensibili, nella alchimia politica, ma non c’è nella scienza sociale. Ai setini non interessa chi fa cosa, ma che si sappia quale sia la cosa.

In Corsica hanno scoperto il gatto volpe, bellissimo, pare sia unico tra i tanti mici. Quando ho letto la notizia della scoperta con tanto di commenti scientifici ed eruditi ho pensato a cosa avrebbe commentato mio nonno Lidano che rientrava “lo ciciuliano”: ma sa jatta si magna i surici? Nonno parafrasava Mao come io bevevo gassosa d’estate.

Ecco Sergio non preoccupati di chi sarà in giunta ma vedi chi sono i topi e accertati che tutti siamo gatti da caccia, tu sei il sindaco non devi seguire i bisogni di ciascuno ma farti seguire sui bisogni di Sezze. La crisi?

Ma cos’è questa crisi…ma cos’è questa crisi…

Metta in scena un buon autore

faccia agire un grande attore e vedrà…

che la crisi passerà!

Così cantava nel 1933 Rodolfo De Angelis (nella foto)