Sezze, la maturità di Francesca che vince il fato

Sezze, la maturità di Francesca che vince il fato

6 Luglio 2019 0 Di Lidano Grassucci

Francesca Venditti non c’è più, per un accidenti che ti fa dubitare anche della misericordia. Aveva 18 anni la ragazza di Sezze che “doveva” fare la maturità quest’anno, come tutte le ragazze e i ragazzi, di questa età. La prova che li fa passare dalla energia comunque sia, alla consapevolezza di dosare l’impeto con la conoscenza. Era pronta Francesca, pronta a giocarsi la partita. Ma il destino, di partita, ne giocava un’altra. Al Pacifici De Magistris, la sua scuola, hanno voluto dare un colpo di reni proprio al destino che con Francesca ha barato, la preside Anna Giorgi, gli insegnanti, i ragazzi hanno cercato di fare quello che sembrava impossibile e, per i cinici, inutile: far diplomare Francesca insieme agli altri 94 ragazzi che avevano la maturità. Hanno perorato la sua causa al ministero a tutte le autorità, e questa volta anche l'”autorità” ha avuto cuore. Francesca si diploma, Francesca arriva al suo primo risultato con il mondo, ha portato a termine il suo impegno di cinque anni, prima di tre, prima di altri cinque. Perché la scuola a 18 anni corrisponde, coincide quasi, con la vita. Qui si conosce il mondo, si fanno gli amici per sempre, si diventa grandi. Ogni tanto in questo mondo di ipocrite assenze emergono belle storie e ai compagni di scuola, agli insegnati, alla gente è parso di sentire lei che raccontava di poesie e poeti, di cose che capisci a scuola, le dimentichi nella vita, ma ti restano dentro, come gli occhi di una ragazza. Morire a 18 anni non è previsto, se c’è un Dio dell’universo nella formula del creato ha sbagliato la mistura. Vi giuro che l’hanno sentita rispondere e dire grazie alla fine delle prove.

Nell’immagine gli orologi molli di Salvador Dalì