Salvatore La Penna, una passione politica autentica

Salvatore La Penna, una passione politica autentica

4 Agosto 2020 0 Di Rinaldo Ceccano

La passione politica di Salvatore La Penna è rimasta la stessa che aveva da ragazzino, autentica. L’equilibrio e la sobrietà pure. Sono parti fondanti del suo carattere e della sua azione politica.

Salvatore La Penna in politica si è fatto da solo

Il consigliere regionale misura le parole, pesa i concetti, sta sempre dentro le coordinate della moderazione e della responsabilità, non conosce livore e rancore. Assume gli oneri sulla sua persona, gli onori li divide con la comunità politica che ha guidato in prima persona per un quinquennio. Nelle diverse epoche è stato indicato come “pupillo di Sesa”, “segretario di passaggio”, “figlioccio di Moscardelli”, “i mammoccio di Sezze”.

Salvatore La Penna ha invece una personalità granitica, una rigorosa autonomia di pensiero, una passione politica autentica che da sempre caratterizzano il suo incessante impegno. “Si è fatto da solo”.

Ci eravamo sentiti prima delle elezioni europee. Sembra passata una era geologica guardando i comuni di riferimento della sua azione politica. Il sindaco di Sezze si è dimesso e, nonostante l’invito ad aprirsi alla città, è sempre più impantanato. A Latina Coletta pur vivendo l’ennesima crisi ha annunciato la sua ricandidatura. E il Pd è diviso tra chi vorrebbe interloquire e chi non vuole contaminarsi.

Il nuovo ospedale e l’offerta sanitaria in provincia

Teme che il nostro “dialogo” si incanali su queste questioni e resta sorpreso quando gli chiedo della sua mozione per costruire un nuovo ospedale a Latina.

“Il risanamento finanziario della sanità e i presupposti per uscire dal commissariamento sono temi ove l’azione di Zingaretti è stata incisiva. Dopo la fase del rigore deve iniziare la fase dello sviluppo che consta di due corni: personale e strutture. La quota capitaria della spesa sanitaria in Provincia di Latina va riallineata alle altre provincie”.

Esprime la sua soddisfazione per la riqualificazione dell’offerta sanitaria locale che poggia sul futuro completamento dei moduli della casa della salute di Sezze, sull’apertura della struttura delle Madonne delle Grazie a Priverno. Sulla realizzazione dei presidi sanitari a Sabaudia e Minturno. Obietto che si stanno aprendo le strutture ma i servizi ancora non si conoscono. È veloce nella precisazione.

“Adesso vanno riempiti di contenuti diagnostici e clinici per qualificare l’offerta sanitaria. E va completato il Dea di secondo livello a Latina, dove a breve partiranno i lavori di ampliamento del pronto soccorso”.

Ci credi veramente? Gli brillano gli occhi dietro gli occhiali che evidenziano anche visivamente il suo tono intellettuale.

“Sì. Credo che riusciremo a riqualificare i servizi sanitari del territorio e al contempo avvieremo anche le condizioni per costruire il nuovo ospedale!”

La Roma-Latina è di fondamentale importanza

Hai capacità e tempo per segnare in positivo questo territorio. In provincia dopo la prima Repubblica è stato realizzato poco. Le ultime opere sono gli ospedali di Fondi e Terracina, il traforo di Terracina, il completamento della Frosinone Mare nata già vecchia. La carenza delle infrastrutture è un gap reale. È diretto e chiaro.

La Roma-Latina è di fondamentale importanza. Le risorse allocate non devono essere perse. Amministrativamente va trovata una soluzione. Non tifo per nessuna procedura. Sostengo la realizzazione e la soluzione. Le politiche ambientali sono fondamentali ma devono essere coniugate con lo sviluppo.

Sezze è una realtà complessa con diversi nodi strutturali

Cerco il contropiede, ma la sua difesa è ben posizionata.

“Rinà della crisi di Sezze non voglio parlare. Sono consigliere regionale e non voglio entrare in nessun bailamme. Di Raimo deciderà per il meglio. E in autonomia”.

Rispetto il pensiero e lo rassicuro nel merito. Ho certezza che il sindaco lo chiama ogni minuto e lo coinvolge costantemente. Da consigliere regionale e da dirigente ha partecipato attivamente a diverse riunioni compresa quella determinante in cui Polidoro e Di Raimo hanno deciso che Di Prospero resterà in giunta. Mi sembra però giusto assecondare la sua richiesta. Rispettare la sua scelta di non oscurare il Sindaco. Lascio il tema libero.

“Sezze è una realtà complessa, ha avuto una grande trasformazione anche nei profili e nei ceti sociali. Ci sono diversi nodi strutturali che ci portiamo appresso. Il nostro primo obiettivo è proiettare Sezze in ambito comprensoriale. Le città che sanno fare sistema sanno articolarsi in più direzioni. Sezze ha molteplici attrattori che vanno potenziati e valorizzati. Non possiamo piegare il nostro sviluppo ad un singolo ambito, dobbiamo cercarne di diversi. Noi crediamo di governare per 5 anni e di farcela”.

Politicamente appassionato, fermo nelle sue certezze, evito di insistere. È consapevole che sono disincantato.  Salvatò, Sezze sono quaranta anni che esprime ininterrottamente senatori, deputati, sottosegretari, consiglieri regionali … eppure sembra l’ultima … Sarebbe un gancio devastante per chiunque. Salvatore La Penna resta granitico. Sobrio, misurato. Equilibrato.

“No, non siamo gli ultimi e poi lo sviluppo di un paese non dipende solo dalla politica. Sono tante e diverse le variabili”.

A Latina il tema ineludibile è capire chi sono gli interlocutori del Pd

A Latina Coletta ha deciso di ricandidarsi. Pezzi importanti del Partito Democratico sono disponibili a confrontarsi.La Penna dimostra tutte le sue capacità politiche di tenere insieme posizioni diverse. La risposta è un pezzo di raro equilibrio politico che andrebbe studiato nelle scuole di formazione politica.

“A Latina stiamo di fronte ad una situazione complicata. Coletta ha vinto interpretando la volontà di cambiare. Per noi è stata una sconfitta dolorosa ma non possiamo essere organici alla minoranza di centrodestra causa della vittoria di Lbc. Oggi registriamo una grande difficoltà della giunta ma il dato è la costruzione del quadro politico. Il tema ineludibile è capire chi sono gli interlocutori del Pd a Latina. Con grande schiettezza bisogna chiedersi se Coletta è un interlocutore. Dietro Coletta ci sono diversi esponenti di area”.

Il nuovo ruolo di Segretario di Zingaretti è una zavorra per l’attività regionale?

“No, non si ripercuote minimamente. In Regione abbiamo una squadra collaudata. I numeri risicati che abbiamo in Consiglio ci costringono a sviluppare le capacità di dialogo e le occasioni di confronto e ciò ha rafforzato la nostra azione sul territorio”.

I “mammoccio” ha già fatto un pezzo di storia

Il telefono squilla, è la mamma che come tutte le mamme setine è indaffarata a preparare il pranzo al suo “mammoccio”. Ma Salvatore forse mammoccio come lo intendono le mamme setine non c’è mai stato. Chiamato a guidare il Pd pontino allorquando in provincia era quasi scomparso, lo ha rigenerato.

La Penna quando nel 2013 è diventato segretario provinciale contava a malapena un paio di sindaci, persino tutti i Lepini erano andati al centrodestra. Il sobrio maratoneta ha percorso in largo e lungo la provincia di Latina riuscendo pian piano a promuovere una nuova leva di amministratori.

E ha costruito un partito con una diffusa classe dirigente in tutti i comuni differentemente dai decenni precedenti ove la classe dirigente coincideva con singole personalità. Difatti “i Mammoccio di Sezze” ha già fatto un pezzo di storia.