Siamo sicuri che non c’è cultura in provincia di Latina?

Siamo sicuri che non c’è cultura in provincia di Latina?

29 Agosto 2019 0 Di Luca Cianfoni

Nella provincia di Latina non c’è e non si fa cultura. Non è un’accusa, né tanto meno una constatazione, ma è un assunto ormai, un dogma quasi, di tutti gli abitanti di questo territorio.

La cultura in provincia di Latina

Difficile stabilire cosa sia la cultura, aprendo il dizionario o più velocemente digitando su Google, si trova scritto che cultura

In senso antropologico è il complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale di un popolo […]

Ecco, che in provincia di Latina non ci siano manifestazioni di vita materiale, sociale e spirituale, ovvero monumenti concreti o momenti di vita cittadina o religiosa non è affatto vero. Ad esempio una di queste manifestazioni culturali è la musica. Moravia diceva delle città dell’agro pontino che sono luoghi in cui regna il silenzio ma forse non è così. Un mese intero di Festival Pontino di Musica, una Rassegna Organistica Internazionale e un Festival di Chitarra tra luglio e agosto, dovrebbero far dire proprio il contrario. Oltre alla musica Frammenti di attualità a Cori ha portato in prima serata in piazza uno spettacolo di Pirandello e un dibattito con esponenti nazionali sul femminicidio (e stasera replica con un altro appuntamento). Ancora Inkiostro, che ricomincerà il 27 settembre, porta musica e poesia all’interno del chiostro di Sant’Oliva sempre a Cori. Il Cisterna Film Festival invece attira il grande circuito dei cortometraggi in una città di quasi 40.000 persone che purtroppo non ha né un cinema né un teatro. Infine si ha nella nostra provincia il gioiello di Ninfa, che la Fondazione Roffredo Caetani valorizza con numerose iniziative, comprendendo anche la perla naturalistica di Pantanello. Questo solo per toccare parzialmente la zona nord della nostra lunghissima provincia, non andando oltre altrimenti l’elenco diverrebbe sterminato.

Qual è allora il problema?

La domanda allora verrebbe spontanea, qual è il problema della cultura in provincia di Latina? Se gli eventi ci sono, i monumenti anche, perché si sente questa mancanza? Perché vivendo questo territorio ci si ritrova a sentirci stretti, chiusi, cercando sempre l’evasione verso altri luoghi? Gaber diceva che per essere liberi bisogna partecipare, esserci diventa fondamentale. Allora forse è questo quello che manca a questa provincia, la capacità di stare, di essere presente, di partecipare, di contaminarci, di valorizzare ciò che abbiamo intorno e non solo quello che hanno gli altri. Perché degli scavi con mura ciclopiche e una vista mozzafiato sono a Norma. La città di Aldo Manuzio è a Bassiano. Affreschi medievali di altissimo valore sono a Sant’Oliva e alla Cappella dell’Annunziata a Cori. A Fossanova c’è un borgo medievale con uno dei centri religiosi più grandi del medioevo, così come a Valvisciolo. Il tempio di Giove Anxur è a Terracina e a Sperlonga è sbarcato Ulisse facendo l’amore con la maga Circe. Latina, Sabaudia, Pontinia e Aprilia, sono città uniche, esempi perfette e concreti di Razionalismo architettonico. Allora ecco forse cosa ci manca, di ricordarci che il nostro territorio non è di meno a nessuno. Di cose ne abbiamo, forse anche troppe, si dovrebbe imparare a ricordarsi dei nostri monumenti, partecipare agli eventi e pungolare le amministrazioni affinché ne facciano tesoro per la comunità e non scrigno segreto per pochi. Bisognerebbe fare un po’ più più di rete e allora si contribuirebbe maggiormente a fare cultura, nel primo significato che si trova sul dizionario, ovvero:

Cultura: quanto concorre alla formazione dell’individuo sul piano intellettuale e morale e all’acquisizione della consapevolezza del ruolo che gli compete nella società.

Attraverso la cultura ci si forma, ovvero diamo una forma, una figura al nostro spirito e si prende consapevolezza di chi siamo noi personalmente, all’interno della società e del territorio che viviamo. Ciò significa che la cultura siamo noi, quello che facciamo e quello che abbiamo intorno. Tutto sta nel rompere la crisalide della pigrizia, volare e posarsi come uccelli migratori in ogni città della nostra provincia, così solo possiamo fare cultura e dimostrare che c’è in provincia di Latina c’è cultura.

 

In foto la Porta Maggiore del sito archeologico dell’Antica Norba.